QUOTA 300escursioni in montagna adatte a tutti

Cartografia su base: © OpenStreetMap contributors - con licenza CC-BY-SA



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Cima di Morissolo ------------ 5 Aprile 2009


Tipo di itinerario: circolare con nessun pericolo oggettivo e nessun tratto esposto;
Livello di difficoltà: Escursionisti (E)
Durata del percorso: 4h 40’ (2h 40’ in salita e 2h 00’ in discesa
Quota di partenza: 515 m
Quota di arrivo: 1313 m (cima di Morissolo)
Dislivello: 798 m

Questo giro è spettacolare, sotto l’aspetto panoramico perché dalla vetta si gode di una vista superba su tutto il Lago Maggiore e sulle montagne circostanti italiane e svizzere, e poi ha una valenza storica, perché il Morissolo faceva parte della linea Cadorna: sotto la vetta ci sono decine di metri di gallerie, in parte illuminate, che portano ad una caverna dove erano posizionati 4 cannoni.

Avvicinamento:
Percorrere l’autostrada Voltri Sempione fino all’uscita di Verbania-Pallanza, proseguire per Verbania e poi lungo il Lago Maggiore in direzione Cannero prestare attenzione a sinistra, e imboccare le deviazione per Oggiogno: la stradina è asfaltata ma strettissima, lunga circa 4km, con due gallerie corte e anch’esse molto strette; se si incrocia un’altra auto occorre fare lunghi tratti in retromarcia; in alternativa si può salire direttamente da Cannero (199m), il dislivello totale deve essere aumentato di poco più di 300m.

Descrizione percorso:
a Oggiogno (515m) c’è un ampio parcheggio a sinistra, circa 100m prima del paesino, lasciare qui l’auto. Oggiogno merita una visitina, è molto grazioso, la presenza dirompente del lago sottostante, che occhieggia ad ogni angolo, lo fa assomigliare ad un borgo marinaro, ed ha un bellissimo torchio del 700 recentemente restaurato. Qui si trovano i cartelli segnaletici bianchi e rossi e seguiamo il sentiero che porta all’Alpe Ronno e poi all’Alpe Morissolo. All’uscita del paesino attraversa verso sud, la mulattiera è ampia fino all’alpe Ronno, che è raggiungibile anche da sotto con una pista asfaltata; da una radura sopra noi compare la nostra meta, che è chiamato il Cervino di Cannero. Si cammina sotto gli alberi, castagne e betulle, e sui resti delle antiche strade di guerra; sotto di noi si allarga il panorama su lago Maggiore. L’alpe Ronno ci accoglie con una cappellina abbandonata e qui si devia verso alpe Morissolo, sempre su bel sentiero si raggiunge l’alpeggio anche esso abbandonato, ma con un panorama stupendo. Da questo punto la traccia sale decisamente e diviene ripidissima fino a raggiungere la strada asfaltata della Linea Cadorna che si vede in alto appena fuori dagli alberi. Proseguire a destra fino al colletto, e poi a sinistra, raggiungendo la vetta tra i faggi del versante nord. Il panorama è impagabile, tutto il lago Maggiore, il monte Zeda e altre vette della Valgrande, e di fronte il monte Lema e le montagne ticinesi. Ritorno: dal colle seguire l’amplissimo sentiero (indicazioni colle, alpi Fajet) che passano a nord del Monte Morissolino, in mezzo ai faggi e ai mirtilli arriva appena sotto il colle, poco prima, un altro cartello indica a destra la direzione per le alpi Fajet e Oggiogno. Anche l’alpe fajet è abbandonata, si attraversano molti piccoli corsi d’acqua, seguendo sempre il sentiero che scende verso il basso ed ignorando i vari traversi che portano all’alpe Ronna; si arriva ad Oggiogno, si ripassa davanti al tornio e di qui si risale al parcheggio in pochi minuto, attenzione a non seguire i segni che scendono, perché portano a Cannero. Il giro può essere fatto anche in senso antiorario, ma ci si trova a dover affrontare subito la ripida salita sotto il sole.