Partenza: Finalborgo
Punto piu' alto: Rocca di Perti (397 m)
Dislivello: 400 mt. circa
Livello di difficoltà: (E) Escursionistico
Tempi: Circa 4 ore di cammino il giro completo, soste escluse
Avvicinamento:
Da Cossato, di fronte alla stazione FS, partiremo con bus turistico che ci porterà a Finalborgo.
(Clicca qui per vedere su mappa)
Descrizione percorso:
Lasciato quello che non serve nel bus, ci incamminiamo verso il centro di Finalborgo, attraversiamo Porta Testa e si percorre brevemente il centro storico sino ad uno slargo. Qui si volta a sinistra in Via del Municipio e raggiungiamo poco dopo Piazza del Tribunale.
Si sale per la via Beretta ed in breve si raggiunge l'antica porta della "mezzaluna", che un tempo consentiva l'accesso alla fortilizio di Castel S. Giovanni. Poco oltre il castello una evidente deviazione sulla sinistra (2 bolli rossi), consente di raggiungere in breve il poggio panoramico dove sorge lo storico Castel Govone. Tramite un sentierino si fa ritorno sulla strada principale.
Quest'ultima viene ora seguita integralmente, tra bei coltivi ad ulivo, sino a Perti alto. Qui si attraversa la strada e ci si porta sul retro dell'antica chiesetta di S. Eusebio dove si trovano le appropriate indicazioni : (palina per "Cava" e "Croce Vetta" - Segnali bianco rossi VP).
Si ignora quindi un sentierino che scende a sinistra, per fiancheggiare la struttura religiosa e prendere la stradina che transita presso alcuni vecchi cipressi. Ci si inoltra così nella fitta e tipica vegetazione ligure, delimitata a monte da una formazione rocciosa.
Successivamente il sentiero, fiancheggiato da un muretto in pietre, prende a salire alternando brevi tratti in piano.
Presso un bivio si va a destra e con erta salitella si perviene sull'ampio pianoro erboso antistante una vecchia cava dismessa.
Si attraversa il pianoro e si imbocca un’evidente percorso che passa alla base dell'imponente bastionata rocciosa della Rocca di Perti (dove sono tracciate diverse vie di arrampicata) che, pur non presentando problemi essendo piuttosto largo, scorre lungo una cengia priva di protezione e richiede un’attenzione maggiore evitando di passare tenendosi troppo sul lato a valle.
Poco oltre il caratteristico spuntone, noto come "testa d'elefante", si perviene all'insellatura sommitale, che separa il versante settentrionale da quello meridionale della Rocca.
Si segue ora un sentierino che scende brevemente, successivamente devia a sinistra e prosegue in falsopiano tra la vegetazione sino ad un bivio, opportunamente segnalato da un grosso "ometto" di pietre. Qui si incontra il sentiero con segnavia "3 bolli rossi" proveniente da Montesordo.
Per salire sulla Rocca bisogna deviare a sinistra, proseguire in leggera salita, superare diverse formazioni rocciose affioranti e con breve ultimo strappo raggiungere la croce di vetta dopo circa 2 ore dalla partenza.
Dopo la sosta per il pranzo (al sacco) si prosegue brevemente sulla sommità (palina indicatrice), per poi iniziare a scendere, superando alcuni tratti abbastanza ripidi e confluire infine sul sentiero contrassegnato da "tre bolli rossi" che sale da Montesordo. Anche in questo tratto di itinerario si richiede un po’ di attenzione in quanto scorre a poca distanza del bordo della falesia.
Si continua sul sentiero transitando a fianco di un antro scavato nella roccia e dopo ulteriore tratto di ripida discesa si arriva sull'ampio spiazzo dei "Cianassi".
Da qui si segue la stradina asfaltata per Perti. Si supera l'abitato di Case Valle, quindi la Chiesa di S. Bernardo e si arriva in vista della Chiesetta dei "5 campanili". Qui si lascia la strada principale per deviare a sinistra (Via Madonna di Loreto), fiancheggiare la Chiesetta e deviare poco dopo su un viottolo che, dopo ripida discesa, sbuca su ampia strada cementata. Si prosegue su quest'ultima sino ad un agriturismo presso il quale si devia nuovamente su ulteriore viottolo che raggiunge la borgata Bolla.
Si prosegue ulteriormente su stradina tra gli orti sino alla Borgata di Sottoripa (pilone votivo).
Si continua ancora per viottolo, poi in piano tra coltivi per prendere infine la Strada Romana che conduce a Finalborgo.
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